PERSONAGGI
Maruzza (una contadina campana)
Ludwig (un soldato tedesco)
TEMPO E LUOGO
L'azione ha luogo a Napoli nel 1943, prima e dopo la liberazione.
SCENA
Un appartamento di un palazzo distrutto dai bombardamenti. C'e' un anello di ferro fissato nel muro o nel pavimento. La porta e' stata improvvisata con dei tavolacci inchiodati insieme. E' provvista di un solido catenaccio. Un'entrata senza porta conduce in una stanza interna che fara' da stalla. Due finestre, una davanti e una dietro, senza vetri, perche' rotti da tempo, ma con pannelli di legno. Luce naturale filtra da un angolo di soffitto rotto. Direttamente sotto questi c'e' un mucchio di macerie.
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
(Giorno. Il soffitto rotto e' la sola fonte di luce. Rumore della porta che si apre. Luce diurna accompagna dentro Maruzza, una popolana incinta di circa sei mesi. In fretta Maruzza mette giu' le cose che ha portato con se' un secchio arruginito, con dentro un vecchio materassino arrotolato ed un bastone da pastore. In una vecchia borsa da spesa ha una marmitta militare contenente
cibo, una borraccia di plastica piena d'acqua, e una bottiglietta di latte con il poppatoio per bimbi.
Adesso chiude la porta e butta il catenaccio. Una catena attaccata all'anello di ferro si snoda fin dentro la stalla. Adesso la catena viene scossa da dentro la stalla)
Maruzza (Verso la stalla) Mo' - mo' - aspetta nu minuto -
(Dalla stalla viene il belare di un capretto. Lei va nella stalla con il poppatoio)
(F. S.) Tie' - tie' - o' latticiello.
(Il rumore del capretto che succhia il poppatoio)
(F.S.) Chiano - chiano - capritiello mio. Ancora t' ngozzi!
(Ritorna e va a spiare attraverso uno spiraglio nella finestra di davanti. La catena riprende a scuotersi.
(Verso la stalla, sottovoce) Zitto! Zitto!
(Ma la catena continua ad essere scossa e, come se non bastasse, il capretto riprende a belare. Lei solleva la catena da terra per evitare che faccia rumore.
Rumori di carri armati e di mezzi militari che passano nella strada fuori. Il belato continua)
Statte zitto!.. Mo' vengono qua!
(Belato continua. Rumore di militari che s'avvicinano a piedi)
'A Finisce! P'ammore da Madonna du Carmelo! Quell' ci accitano a tutt'e duie. E a te ti fanno pure `o fuorno!
(Ma il belato continua e lei si dispera. I soldati cominciano a picchiare contro la porta. Lei si accovaccia terrorizzata in un angolo. I soldati cercano di buttar giu' la porta. Ma proprio quando la porta sembra cedere qualcuno spara ai soldati e fuori scoppia una battaglia. Rumori di mitragliatrici, bombe
a mano, ecc. Gradualmente la battaglia si allontana finche' c'e' silenzio.
Maruzza si rilassa e fa un gesto di ringraziamento al cielo. Belato e sbruffate del capretto ancora affamato)
Me dispiace assai. Ma o' latte era chillo che era... Mo' s'e' fernuto.
(Lo scuotersi della catena s'aggiunge al belato)
E statte zitto!... Mo' ha' proprio rutt' e' palle! - 'O primmo iurno e gia' fai tutta `sta casciara!
(Arrabbiata, aggrappa la catena e tira. Belato come se il capretto resistesse)
Vie' qua! Viene a qua!... T'aggia incatena' stritto stritto!
(E tira con tutta la forza che ha. Ma non ce la fa. Il belato continua. Lei riprende fiato, va a prendere il bastone ed irrompe nella stalla)
(F.s. Picchiando selvaggiamente) Bestia! Animale! Mo' t'insegno io! Tie'! Tie'!
(Rientra furiosa. Ricomincia a tirare la catena)
Animalaccio! Bestia ca nun se' altro!
(A poco a poco la catena cede e con un ultimo sforzo ci riesce. Ma non e' un capretto legato alla catena, bensi' Ludwig, un soldato in uniforme tedesca. Lui e' bendato, con la catena che gli scorre intorno ai piedi, sale intorno alla vita e si ferma intorno ai polsi. E' tutto confuso e porta i segni della bastonatura appena ricevuta.
Maruzza lo tira vicino all'anello di ferro e chiude il lucchetto)
Quanno dico vie'! Tu vie'! Ha' capito!
(Belato dalla stalla - dove il capretto restera' per l'intera durata della commedia - a meno che si preferisca usare una capra vera!)
(Verso la stalla) Ti dico zitt`! E tu stai zitt`!
(Ma il belato continua. Lei prende il bastone e s'affretta verso la
stalla. Ma prima che possa entrare il belato si ferma)
(A Ludwig) Gue'! Ha' visto? O' caprettiello mio? S'e' imparato!
Quello ha chiu' senso 'e te. (Al capretto) L'aggio fatto surchia'
mezzo bibero' do latte tuo e quello fa pure 'o cocciuto!
(Lei distende il materassino per terra, e mette il secchio, la
marmitta e la borraccia ai loro posti. Poi stando dietro a Ludwig
per non farsi vedere, gli acciuffa la testa e gli toglie la benda dagli
occhi. Poi gli gira la testa per fargli vedere gli oggetti che
indica)....
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